La società del pressappoco by La società del pressappoco (2024)

autore:La società del pressappoco (2024)
La lingua: ita
Format: mobi, azw3
editore: Solferino
pubblicato: 2024-10-15T00:00:00+00:00

Elementi sociali nel fenomeno della delinquenza normale

Il primo elemento è dato dalla «società del successo», che possiamo descrivere come una comunità che stabilisce una gerarchia di valore, sulla base del successo e dei simboli che la esprimono, come il denaro (simbolo generale) e gli oggetti (elementi mutevoli nel tempo e a seguito delle tecnologie in particolare).

È stato ampiamente descritto che le caratterizzazioni sociali non si legano all’essere, ma all’apparire. Non è certamente una tendenza da poco, poiché vincola il valore della vita umana solo a ciò che si vede. L’elaborazione del pensiero e di tutto ciò che è invisibile, non ha invece significato. Il creatore di pensieri non esiste, a meno che non sappia vendere le proprie idee che finiscono per diventare degli oggetti. L’intellettuale del tempo presente è proprio colui che si mostra, nella trasformazione di pensieri, in parole, in atteggiamenti che hanno una «visibilità».

Un’altra derivazione della società del successo è di spingere i suoi componenti a mostrarsi ed è giunta a creare uno strumento, che ne rappresenta il mezzo più straordinario: Internet.

È il risultato della grande scoperta dei computer digitali che ciascun cittadino ha e può portare con sé, come una appendice. Internet è la rete che unisce e mette in comunicazione tutti i personal computer.

I social network indicano l’importanza del successo delle apparenze, dando a tutti la possibilità di intervenire o su Facebook (che richiama il volto) o su Instagram (che permette di mostrare immagini di ciò che uno fa).

Al di là di queste annotazioni generali su Internet, va sottolineato che permette la delinquenza normale poiché vi si può raccontare il falso, mostrare le simulazioni che non trovano più sostegno in un singolo, ma hanno una diffusione senza confini.

Permette di diffamare gratuitamente e allo stesso tempo di autoesaltarsi. Rende facile l’intimidazione, questa volta usando l’e-mail e potendo continuamente invadere lo spazio che dovrebbe servire solo a comunicazioni di lavoro o a lettere di affetto.

Si giunge allo stalking, alla diffamazione, al ricatto, servendosi di trucchi e di abilità che hanno reso la furbizia digitale ripetitiva.

Internet è uno straordinario strumento di compenso, poiché qui tutti si possono descrivere e mostrarsi non come sono, ma come vorrebbero essere e possono apparire come lo fossero. Una via straordinaria per operare l’imbroglio attraverso pseudonimi, oppure simulando appartenenze professionali che funzionano nel video, finendo per creare dei personaggi solo sull’inganno.

Si tratta di un mezzo su cui si compiono reati contro la persona, che sono presi in considerazione solo per casi estremi. E ciò porta persino a irridere gli organi che fanno rispettare la legge, la lentezza con cui procedono, il bisogno di prove, che Internet – come le costruisce facilmente – può altrettanto facilmente cancellarle con un clic.

Stiamo semplicemente ripercorrendo i tratti della personalità del delinquente normale che, in questo strumento tecnologico, trovano la possibilità di esprimersi in modo più ricco ed efficace.

Le innovazioni da computer digitali e il peso che hanno assunto sono possibili poiché è nata la società del tempo reale, rivolta a ciò che si presenta nel «qui e ora»,

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